27 anni...
Questa la sua eta’, grosso modo. Sinceramente non indagai piu’ di tanto.
Lo conobbi durante una conferenza, l’anno scorso. Ricordo il salone stracolmo di studenti attenti, interessati e curiosi. Durante quella bella giornata capii quanto i giovani desiderino essere informati su come stanno veramente le cose. Non e’ vero che snobbano la societa’: e’ il contrario.
Durante la pause, accanto a me v’erano sempre sei-sette studenti dello stesso anno. Sentii i loro discorsi e non potei fare a meno d’intervenire. Molto maturi, staccati dal pensiero “comune”, razionalmente irrazionali. All’interno notai subito... lui. Mi piacque il suo modo di fare con i “ragazzi” che non conosceva. Cordiale e molto disponibile. Si capiva che conosceva bene la citta’, mentre molti altri no e non esitava ad aiutare chiunque.
Mi avvicino’ per complimentarsi e chiedermi una sigaretta. E li’ accadde una cosa molto strana, insolita e prepotente. Quando mi sfioro’ la mano per prenderla, avvertii un brivido elettrizzante, che non riuscii a distanziare dai miei pensieri. La sua voce vellutata e dannatamente sensuale travolse il buonsenso, che dovetti andare a ripescare per mantenere quel briciolo di professionalita’ rimasta. Rammento bene il suo sguardo, i suoi gesti, quel modo di porsi come se seducesse tutto, persino gli oggetti. Innato e sicuramente non voluto (almeno non in quell’istante).
Mi guardo’ e sorrise, di quei sorrisi che sembrano dire “lo so a cosa stai pensando”... insomma, tra l’astuto e il cordiale. Un sorriso sexy....
Durante i momenti di liberta’ cercai di convincermi a non pensarci piu’.
Hai molti piu’ anni di lui...
Gia’. Non so se ve l’ho mai detto, ma preferisco l’uomo che supera, o per lo meno parifica, la mia eta’. In occasioni particolari posso concedere qualche anno in meno, ma raramente.
Il fatto che io continuassi a sentirmi “denudata” alla sola sua presenza, mi destabilizzo’... non poco.
Al termine della prima giornata tutti si recarono frettolosamente verso un ristorante (o il loro albergo) per trangugiare qualcosa in fretta, in modo da potersi riservare la serata in totale relax. Io e un altro relatore, fummo invitati da questi studenti (tra le decine e decine i piu’ ligi ed appassionati) in una graziosissima trattoria. Graziosi quadri di un pittore impressionista ornavano le pareti con la stessa armonia che il sole adotta accarezzando le montagne durante il tramonto. Travi a vista e un profumo di larice ne facevano da cornice. I colori caldi delle tovaglie e il camino in funzione donavano quel “tocco di perfezione” che giunge spesso inaspettato.
Uscimmo da quel grazioso teatro d’emozione verso mezzanotte. Tutti ci sentivamo stanchi e svogliati, percio’ optammo per la soluzione migliore: andare tutti a dormire. Presi un taxi e tornai alle mie valigie. Mi fermai davanti all’albergo per gustarmi un’ultima sigaretta, come faccio sempre prima di andare a dormire, quando vidi arrivare una seconda auto con all’interno.. lui.
- Oh, ciao! Se me lo avessi detto prendevamo un taxi in due! Dormi qui?
Si affretto’ a dirmi con un sorriso degno della piu’ dolce delle dolcezze.
Eh certo che dormo qui, cazzo... Questa, ci mancava.
- Si’, anche tu, suppongo...
- Ovvio – altro sorriso.
Il destino volle (come se non bastasse) che le nostre camere distanziassero, piu’ o meno, tre metri l’una dall’altra. Ci augurammo la buonanotte e rientrammo nei nostri alloggi con una nonchalance quasi veritiera. Istintivamente il letto mi sembro’ scomodo, la luce che entrava della finestra troppa, i rumori sottili degli altri “inquilini” invadenti e insopportabili. Passai le successive due ore con un libro in mano e gli occhi fissati sulla stessa pagina. I pensieri non mi davano pace.
TOC ... TOC
Credetti di sognare e non ci feci caso.
TOC... TOC... TOC. Un rumore cosi’ flebile che se non fossi stata sveglia non avrei di certo udito.
Mi alzai con malavoglia, immaginando la faccia del mio collega dall’altra parte dirmi: ho lasciato il mio portafogli nella tua borsa. Appena in camera, infatti, me n’ero accorta e l’avevo posato sul vassoio, pronto per essere restituito.
- Prendi il tuo borsellino e...
E lui cosa ci fa qui?
- Che borsellino? Dormivi?
- No, ehm, niente... Figurati...stavo leggendo. Qualcosa non va?
- Non riesco a dormire, cosi’ ho pensato di vedere se abbiamo lo stesso problema. A quanto pare ho indovinato...
- Entra... non possiamo continuare a parlare nel corridoio.
Ecco, brava. Fallo anche entrare... Dovresti dirgli che hai sonno!
Seguirono un paio d’ore di fitta conversazione, ove lo “studente” chiese informazioni supplementari a proposito dei temi trattati durante la giornata. Si passo’, poi, alla gioventu’ del mondo moderno, dove lui, con estrema precisione, mi spiego’ il suo punto di vista, sbeffeggiando programmi cretini quali il GF, la Talpa, l’Isola dei Famosi e qualunque cosa ritenesse feccia per la crescita dell’essere umano. Quella interiore, ovviamente. Come in tutte le conversazioni notturne, si fini’ con parlare di se stessi, della propria vita, delle esperienze...
- Io spero che ci siano tante persone della tua eta’ che la pensano al tuo stesso modo. Sarebbe un mondo migliore...
- Il secondo lo prendo come un complimento e ti ringrazio... “persone della tua eta’ ", invece, non mi piace – e risi silenziosamente...
Passo’ il successivo quarto d’ora a scusarsi, illustrandomi cio’ che realmente volesse dire... E terminammo il discorso con una sonora risata.
Ad un tratto si fece serio... Si complimento’ per i miei occhi (non che siano questa gran rarita’) e mi chiese di potersi avvicinare... Sentire il suo profumo vicino al mio mi scosse, la sua mano sfioro’ nuovamente la mia... e la mia testa se ne ando’ in vacanza, portando con se’ il buonsenso professionale e tutte quelle cazzate che mi ero imposta.
Gia’... Finii a letto con lui. E’ proprio vero che le prime sensazioni sono spesso quelle corrette. Non mi sentii piu’ giovane, come dicono tante donne. No. Capii che lui era piu’ vecchio. Aveva la mentalita’, l’esperienza, il savoir fair di un gentiluomo della mia eta’.
Fu una notte piena di passione. Insolita, visto le mie preferenze in fatto di eta’. Non mi pentii nemmeno un attimo della mia scelta... e mi affidai a lui, come lui fece con me.
La sensualita’ che sprigionava da ogni poro, si trasformo’ in una virilita’ rara e soddisfacente. Lui ebbe la capacita’ innata di farmi sentire una donna in ogni secondo. Fu uno di quegli uomini che prestano attenzione ad ogni piccolo gesto, donano quell’attenzione minuziosa e spontanea che durante una notte di passione diviene quasi fondamentale.
Quando racconto questa storia a me stessa, sorrido sempre. A volte mi chiedo come ho fatto, cosa mi e’ passato per la testa. Poi alzo le spalle e gli rivolgo un pensiero, certa di non aver sbagliato ad affidarmi al suo marcato sex appeal....
Questa la sua eta’, grosso modo. Sinceramente non indagai piu’ di tanto.
Lo conobbi durante una conferenza, l’anno scorso. Ricordo il salone stracolmo di studenti attenti, interessati e curiosi. Durante quella bella giornata capii quanto i giovani desiderino essere informati su come stanno veramente le cose. Non e’ vero che snobbano la societa’: e’ il contrario.
Durante la pause, accanto a me v’erano sempre sei-sette studenti dello stesso anno. Sentii i loro discorsi e non potei fare a meno d’intervenire. Molto maturi, staccati dal pensiero “comune”, razionalmente irrazionali. All’interno notai subito... lui. Mi piacque il suo modo di fare con i “ragazzi” che non conosceva. Cordiale e molto disponibile. Si capiva che conosceva bene la citta’, mentre molti altri no e non esitava ad aiutare chiunque.
Mi avvicino’ per complimentarsi e chiedermi una sigaretta. E li’ accadde una cosa molto strana, insolita e prepotente. Quando mi sfioro’ la mano per prenderla, avvertii un brivido elettrizzante, che non riuscii a distanziare dai miei pensieri. La sua voce vellutata e dannatamente sensuale travolse il buonsenso, che dovetti andare a ripescare per mantenere quel briciolo di professionalita’ rimasta. Rammento bene il suo sguardo, i suoi gesti, quel modo di porsi come se seducesse tutto, persino gli oggetti. Innato e sicuramente non voluto (almeno non in quell’istante).
Mi guardo’ e sorrise, di quei sorrisi che sembrano dire “lo so a cosa stai pensando”... insomma, tra l’astuto e il cordiale. Un sorriso sexy....
Durante i momenti di liberta’ cercai di convincermi a non pensarci piu’.
Hai molti piu’ anni di lui...
Gia’. Non so se ve l’ho mai detto, ma preferisco l’uomo che supera, o per lo meno parifica, la mia eta’. In occasioni particolari posso concedere qualche anno in meno, ma raramente.
Il fatto che io continuassi a sentirmi “denudata” alla sola sua presenza, mi destabilizzo’... non poco.
Al termine della prima giornata tutti si recarono frettolosamente verso un ristorante (o il loro albergo) per trangugiare qualcosa in fretta, in modo da potersi riservare la serata in totale relax. Io e un altro relatore, fummo invitati da questi studenti (tra le decine e decine i piu’ ligi ed appassionati) in una graziosissima trattoria. Graziosi quadri di un pittore impressionista ornavano le pareti con la stessa armonia che il sole adotta accarezzando le montagne durante il tramonto. Travi a vista e un profumo di larice ne facevano da cornice. I colori caldi delle tovaglie e il camino in funzione donavano quel “tocco di perfezione” che giunge spesso inaspettato.
Uscimmo da quel grazioso teatro d’emozione verso mezzanotte. Tutti ci sentivamo stanchi e svogliati, percio’ optammo per la soluzione migliore: andare tutti a dormire. Presi un taxi e tornai alle mie valigie. Mi fermai davanti all’albergo per gustarmi un’ultima sigaretta, come faccio sempre prima di andare a dormire, quando vidi arrivare una seconda auto con all’interno.. lui.
- Oh, ciao! Se me lo avessi detto prendevamo un taxi in due! Dormi qui?
Si affretto’ a dirmi con un sorriso degno della piu’ dolce delle dolcezze.
Eh certo che dormo qui, cazzo... Questa, ci mancava.
- Si’, anche tu, suppongo...
- Ovvio – altro sorriso.
Il destino volle (come se non bastasse) che le nostre camere distanziassero, piu’ o meno, tre metri l’una dall’altra. Ci augurammo la buonanotte e rientrammo nei nostri alloggi con una nonchalance quasi veritiera. Istintivamente il letto mi sembro’ scomodo, la luce che entrava della finestra troppa, i rumori sottili degli altri “inquilini” invadenti e insopportabili. Passai le successive due ore con un libro in mano e gli occhi fissati sulla stessa pagina. I pensieri non mi davano pace.
TOC ... TOC
Credetti di sognare e non ci feci caso.
TOC... TOC... TOC. Un rumore cosi’ flebile che se non fossi stata sveglia non avrei di certo udito.
Mi alzai con malavoglia, immaginando la faccia del mio collega dall’altra parte dirmi: ho lasciato il mio portafogli nella tua borsa. Appena in camera, infatti, me n’ero accorta e l’avevo posato sul vassoio, pronto per essere restituito.
- Prendi il tuo borsellino e...
E lui cosa ci fa qui?
- Che borsellino? Dormivi?
- No, ehm, niente... Figurati...stavo leggendo. Qualcosa non va?
- Non riesco a dormire, cosi’ ho pensato di vedere se abbiamo lo stesso problema. A quanto pare ho indovinato...
- Entra... non possiamo continuare a parlare nel corridoio.
Ecco, brava. Fallo anche entrare... Dovresti dirgli che hai sonno!
Seguirono un paio d’ore di fitta conversazione, ove lo “studente” chiese informazioni supplementari a proposito dei temi trattati durante la giornata. Si passo’, poi, alla gioventu’ del mondo moderno, dove lui, con estrema precisione, mi spiego’ il suo punto di vista, sbeffeggiando programmi cretini quali il GF, la Talpa, l’Isola dei Famosi e qualunque cosa ritenesse feccia per la crescita dell’essere umano. Quella interiore, ovviamente. Come in tutte le conversazioni notturne, si fini’ con parlare di se stessi, della propria vita, delle esperienze...
- Io spero che ci siano tante persone della tua eta’ che la pensano al tuo stesso modo. Sarebbe un mondo migliore...
- Il secondo lo prendo come un complimento e ti ringrazio... “persone della tua eta’ ", invece, non mi piace – e risi silenziosamente...
Passo’ il successivo quarto d’ora a scusarsi, illustrandomi cio’ che realmente volesse dire... E terminammo il discorso con una sonora risata.
Ad un tratto si fece serio... Si complimento’ per i miei occhi (non che siano questa gran rarita’) e mi chiese di potersi avvicinare... Sentire il suo profumo vicino al mio mi scosse, la sua mano sfioro’ nuovamente la mia... e la mia testa se ne ando’ in vacanza, portando con se’ il buonsenso professionale e tutte quelle cazzate che mi ero imposta.
Gia’... Finii a letto con lui. E’ proprio vero che le prime sensazioni sono spesso quelle corrette. Non mi sentii piu’ giovane, come dicono tante donne. No. Capii che lui era piu’ vecchio. Aveva la mentalita’, l’esperienza, il savoir fair di un gentiluomo della mia eta’.
Fu una notte piena di passione. Insolita, visto le mie preferenze in fatto di eta’. Non mi pentii nemmeno un attimo della mia scelta... e mi affidai a lui, come lui fece con me.
La sensualita’ che sprigionava da ogni poro, si trasformo’ in una virilita’ rara e soddisfacente. Lui ebbe la capacita’ innata di farmi sentire una donna in ogni secondo. Fu uno di quegli uomini che prestano attenzione ad ogni piccolo gesto, donano quell’attenzione minuziosa e spontanea che durante una notte di passione diviene quasi fondamentale.
Quando racconto questa storia a me stessa, sorrido sempre. A volte mi chiedo come ho fatto, cosa mi e’ passato per la testa. Poi alzo le spalle e gli rivolgo un pensiero, certa di non aver sbagliato ad affidarmi al suo marcato sex appeal....
28 commenti:
Ti disturbo per lasciarti un saluto, posso? :-)
Ciao picciotta :))
@inenarrabile ... Tu non disturbi mai, nemmeno se lo facessi intenzionalmente, fantastica narratrice... :-)
evvaiiiiii....finalmente :-DDDDD
Bè...cara mia...a volte qualcuno ci stupisce con effetti speciali...:-D
bentornata...
oh finalmente una cosa in cui non ci assomigliamo, non ho pregiudizi di sorta riguardo l'età inferiore di eventuali amanti, seguo il diktat di un mio amico dongiovanni non scendere mai al di sotto della mia età:2+9, ma poi non è che n certe occasioni sto lì a chiedere la carta di identità, su una cosa sono d'accordo, non è che mi senta più giovane se vado con uno più giovane, capita....punto....
leggere il tuo racconto mi ha portato alla mente un'avventura come la tua, beh ho provato quel brivido di cui parli e l'ho sentito nella schiena scendere come una scossa elettrica, bello da sentire e bello da provare, nn è facile sentirlo spesso ma quel giorno come te sono rimasto con lo sguardo rivolto a lei e in ogni momento lo cercavo, lei fece la stessa cosa e poi mi disse che nel sentirlo vide anche uno sguardo bello nei miei occhi, auguro a tutti di provarlo e goderne il suo elettrizante brivido, sai l'età a volte nn conta in certi momenti anche per la cosa aveva differenza, io piu grande e elei piu giovane di 8 anni, non dico che noi siamo stati tanto a parlare perchè direi una grossa bugia, so solo che la notte passo senza accorgesi, la cosa che fu terribile è il doversi lasciare perchè fu una notte troppo bella e magica, ciao un dolce kisss
Sono così stordita che ieri sera ho commentato sul post precedente...
Sai cosa penso?
Che mi hai dato modo di riflettere sui miei ragazzi... il maggiore infatti di anni ne ha giusto 27 e io mi ostino a pensarlo "piccolo"...
Come dire?
Talvolta incontrare un'amica che ti fa pensare costituisce davvero un tesoro...
Un abbraccio e buona giornata!
e' stato un momento di grande passione...brava bisogna sempre cogliere ogni attimo.un saluto
le regole sono fatte per essere violate
o, almeno, per risultare, magari una volta soltanto, sbagliate ed inadeguate
(come quella sull'età dei tuoi "preferiti")
il fattò è che la realtà è così ricca che è un peccato erigersi da soli delle barriere entro le quali stare.
:-DDDD
Troppo bello...:-DDDD
In certe cose non si sbaglia mai, tesoro.
Seguire l'istinto è essenziale, bisogna solo sapersi proteggere dalle eventuali delusioni.
Sospiro. E vado via.
...mmhhh bella storia... pero'.. fumi troppo!
@orchy ... Ciao, bellissima! Diciamo che "farsi trasportare" e' quasi sempre la cosa migliore...
Grazie :-)
@zefirina ... Doveva pur esserci qualcosa di diverso, tra noi... Altrimenti mi sarei "preoccupata" ;-) Comunque e' vero: le cose capitano punto e basta...
@alby ... Sono felice che il mio post ti abbia aiutato a far riaffiorare ancor piu’ insistentemente quel bellissimo ricordo che mi hai raccontato. Le storie di vita servono anche a questo... ad essere condivise per poi diventare parte di noi.
@kaishe ... Io non ho figli, ma penso di capire quanto una madre possa ritenere sempre “piccoli” i suoi tesori :-) ... In fondo in fondo, in un angolo di cuore... sono davvero cosi’...
@tempesta .. Ciao, splendida! Chi come te puo’ capire quanto un attimo sia importante? Un abbraccio...
@Mr.Licker ... Posso solo concordare con te... e soprattutto appoggio la prima frase :-) Appena posso torno nel tuo antro, mi manca molto leggerti.
@orchy ... ;-)
@beatrice ... Le delusioni sono un rischio che si deve correre per poter godere pienamente di quanto ci offre la vita :-) Mi piace il tuo sospiro... quanto vuoi torna.
@indierocker ... La frase che hai scritto me la dissero 4 amici il giorno in cui gli comunicai che mi sarei laureata e li invitai alla cerimonia.
Ci rimasi male, li’ per li’, ma poi mi beai delle loro facce e dei loro visi arrossati quando gli feci vedere le fotografie... Grazie per avermelo ricordato: mi hai donato un bel sorriso per cominciare bene la giornata di lavoro! :-)
__________________________
Mi dispiace non riuscire a far visita ai vostri blog. Purtroppo sono molto impegnata... Mi mancate tutti, mi mancano le vostre storie. Ma prima o poi riusciro' ad entrare nuovamente nella vostra "casa". :-)
Narrazione e storia semplicemente perfette!
Molto intrigante, complimenti
Ciao INTRI.....
anche a me mancano le tue visite lasciate dalle tue bellissime labbra rosa.
Un bacione
giusto la mia età
.....
Uno
due
tre
PROVA.....
INTRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ma 'ndo cacchio stai ???
.. ce la posso fare a leggerti, finalmente!!
.. dai tuoi racconti resto sempre stupita dalla semplicità con cui accetti che la "testa vada in vacanza".. senza darti giustificazioni o falsi motivazioni..
Senza scuse nè pretesti..
Io per ogni "cosa" che mi succedeva dovevo SEMPRE cercare delle dietrologie, vedere un'implicazione sentimentale quando invece era solo passione!!!!
Che donna questa Intri!!!
sei sempre stupenda comunque tanti auguri anche se un po anticipati ,
un abbraccio affettuoso da Domenico
In effetti non ci si sente più giovani, decisamente no. Scattano altri meccanismi. Forse ci si sente mamme? E lì ci sta tutta quella sensazione sottile di proibito che proibito non è. Ma potrebbe esserlo.
Anche a me è capitato, e ne conservo un bel ricordo...
Io faccio molta fatica a capire queste cose. Forse non son mai stato in grado di percepire l'assenso dell'altro sesso.
Forse non ho mi trovato una persona faantastica del tuo tipo. Forse forse forse ... non ho mai avuto l volontà ed il coraggio di tradire mia moglie.
Comunque è sempre piacevole leggerti, indipendentemente dall'argomento trattato.
Ciao cucù ...
Ciao INTRI.
Spero di leggerti ancora da qualche parte..... e visto che questi tre ultimi giorni, sono molto impegnativi anche per me....
ti lascio in anticipo gli auguri di un Buon Natale e Felice Anno Nuovo.....
Io venerdì vado in ferie....., poi torno a lavorare il 29 ed il 30, per far chiusura.
Un abbraccio
di passaggio ti lascio un saluto...;-)
cosa ne dici di scrivere una storia a 4 mani?
BUON NATALE UN ABBRACCIO
In ritardo, ma ci sono... almeno per poterti augurare tutto un mondo di cose belle da realizzare nel prossimo anno nuovo e naturalmente un caldo abbraccio per un sereno Natale..
Un bacio grandissimo...
P.S. se partiamo dal presupposto che gli occhi sono il riflesso della propria anima.. credo invece che i tuoi occhi siamo assolutamente una bella rarità.. ;)
Ancora un bacio...
è inutile che tu provi a sparire
noi ti aspettiamo qui
bacio e buon natale
desidero spogliarmi delle mie passioni, in silenzio quando chiudi gli occhi e ascolto il vento
quando piove tu vicina ai miei occhi
distanti un bacio dal mondo.
Maurizio
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